A fine ottobre me ne vado a fotografare l'autunno dal mio amico Jordi nella sua Catalunya.
Ritorno in terra catalana dopo sette anni e me ne vado a Vic, piccolo centro a metà strada tra Barcellona e i Pirenei. La stagione è stata anomala anche lì, l'autunno tarda ad arrivare e basterà un poco di pioggia per passare direttamente all'inverno, perdendo l'apice del colorato spettacolo tipico di questo periodo. Ciò nonostante gli spunti si trovano. Gironzoliamo tra il Montesny e Olot, in mezzo a boschi di faggio che sembra di aprire un libro di fiabe. Il tempo ci offre una varietà di condizioni di luce e atmosfere, non potevamo chiedere di meglio: passiamo dai colorati contrasti del sole in un cielo intenso, alla piatta luce bianca dello stesso cielo improvvisamente coperto, fino alla suggestiva nebbia che gioca con gli alberi. La sera saliamo sul Montseny, attraversando il mare di nubi che sovrasta i fondovalle e dalla cima ci godiamo lo spettacolo del tramonto su un cielo terso e una vista che spazia fino ai Pirenei, lassù a nord. Per due giorni fotografiamo intensamente, ma ci concediamo anche meritate pause gastronomiche assaporando la cucina locale, sempre varia e gustosa come la ricordavo. Il binomio fotografia-gastronomia è sempre vincente, l’una e l’altra si completano a vicenda in un matrimonio ben riuscito. Nella sezione “Fotografia/Viaggi” il risultato di questi due giorni di intense emozioni. Lunedì mattina torno a Barcellona accolta da un forte temporale e mi concedo una mattina di rapidi assaggi di una città che ben conosco e che da tempo non vedevo. Visito per la prima volta l’interno della Sagrada Familia e trascorro più di un’ora guardando verso l’alto le spettacolari forme ispirate alla/dalla natura, così care a Gaudì. Me ne vado poi a salutare Santa Maria del Mar, sempre affascinante nella sua gotica essenzialità, e con lei saluto la cara città catalana dai mille volti.
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