Ho salutato gli ultimi giorni del 2014 con alcune uscite a cercare il mio mondo attraverso il mirino. Ho giocato un po' con le forme nella piatta luce di un pomeriggio di neve nel mio Primiero, rientrando a casa con l'eccitazione in testa al pensiero dei nuovi "disegni" che avevo scattato.
Ho fatto anche il mio primo vero tentativo di fotografia notturna, restando per due ore a -10 con nessun risultato fotografico apprezzabile e la consapevolezza che il 2015 sarà l'anno di un nuovo obiettivo più professionale. Nonostante il niente di fatto fotografico, lo spettacolo della notte che se ne va e del primo sole che si affaccia hanno cancellato la delusione; solo la perduta sensibilità alle mani e ai piedi per il freddo pungente mi hanno costretta alla resa e al ritorno a casa. L'anno è finito portandosi appresso il nuovo sul Monte Baldo con una magnifica salita il 1° gennaio sull'Altissimo, in una giornata che toglieva il respiro da quanto blu di cielo ci fosse sopra il mondo. Dalla cima la vista spaziava sul Lago di Garda e sulle Alpi se pur poco innevate, tanto che lì, a nord est, in fondo in fondo, potevo scorgere le Dolomiti, quelle mie, di casa mia. Nei primi giorni del nuovo anno riparto alla carica con la fotografia notturna, questa volta al tramonto, ma alla fine mi devo arrendere, con l'obiettivo che ho non c'è niente da fare se non imprecare; quindi metto in stand-by la fotografia notturna e mi dedico agli esperimenti di disegno, portando a casa qualche immagine interessante. E intanto gennaio passa, un giorno dopo l'altro...
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